ADILEI - DISCANTO
Dopo aver cantato insieme, in modo informale, per diversi anni, questo gruppo di amici ha deciso nel 2012 di fondare ufficialmente un proprio ensemble, iniziando a effettuare prove regolari. Il repertorio degli Adilei comprende l’intera tipologia del canto tradizionale georgiano ma è particolarmente interessato al repertorio della regione Guria (Georgia occidentale), per le sue possibili analogie con la musica jazz, dovute alla presenza costante dell’improvvisazione e dei movimenti non paralleli delle parti vocali. Per i membri di Adilei il canto non è relegato solo ai concerti ufficiali, ma rappresenta un vero e proprio stile di vita: cantano ogni volta che si riuniscono, ovunque si trovino. Adilei ha tenuto numerosi concerti in Georgia e in Europa. Durante l’ultima tournée negli Stati Uniti l'ensemble ha condotto workshop, conferenze, seminari e concerti alla Columbia University, New England Conservatory, Yale e altre università della costa orientale.
Il Canto Polifonico Georgiano
Dalla scheda UNESCO (Iscritto nel 2001 nella lista dei "patrimoni immateriali dell’umanità")
Di grande e variegata complessità, è un’antica tradizione della Georgia Caucasica, presente almeno dal IV secolo, quando il Cristianesimo fu adottato come religione di Stato. Consiste in quattro tipi principali: a bordone, contrappuntistica, parallela o “dissonante”, “ostinata”. Nella regione a nord-ovest della Georgia (la montuosa e misteriosa Svanetia) si pratica l’arcaica polifonia “dissonante” mentre la Georgia occidentale (regione Guria) è conosciuta per quella contrappuntistica con lo Yodel qui chiamato Krimanciuli. La zona orientale (la regione Khaketia, centro storico dell’enologia mondiale) è la patria del dialogo fra i melismi di due solisti e l’accompagnamento del bordone. La polifonia “ostinata” è invece presente in tutte le regioni.
Il canto è onnipresente in tutte le attività della vita quotidiana, dai canti di lavoro (il Naduri che introduce nella musica le grida dello sforzo fisico), ai canti natalizi (Alilo) che raccontano l’episodio evangelico della nascita di Gesù, fino agli immancabili canti da brindisi (i celebri Mravalzhamier), diffusi con numerose varianti in tutte le regioni della Georgia dove si produce vino, che accompagnano le lunghe serate conviviali attorno a tavole sontuosamente imbandite (Supra) e che vengono solitamente suggeriti dal capo brindisi (Tamada).
Filimon Koridze l’etnomusicologo “santo”
Nel 1811 (dopo la terza guerra caucasica, quando la Georgia fu definitivamente annessa all’impero zarista) il patriarcato di Mosca impose la liturgia e la lingua russa, con conseguente proibizione della lingua georgiana e dei suoi antichi canti liturgici. Si deve a un celebre cantante d’opera, Filimon Koridze (1835- 1911), lo straordinario progetto di ricercadocumentazione- trascrizione che ha “salvato” il canto liturgico georgiano dall’estinzione. Koridze decise di rinunciare alla sua brillante carriera (con acclamate esibizioni alla Scala, al Mariinskij e alla Carnegie Hall) per dedicarsi completamente alla documentazione-trascrizione di circa 6000 canti liturgici tradizionali georgiani. Rispetto ai diktat del patriarcato di Mosca, ancora più terribili furono le conseguenze della rivoluzione bolscevica. Sono tristemente noti gli innumerevoli crimini perpetrati dal regime comunista nei confronti della chiesa georgiana (distruzione di antichi monasteri con relativi affreschi medioevali, assassinio e deportazione del clero, divieto assoluto delle liturgie) fino all’implosione dell’Unione Sovietica nel 1991. Nel 2011 il Patriarca della Chiesa autocefala georgiana ha ufficialmente santificato Koridze: primo e unico esempio di un etnomusicologo “santo”.
Sabato 22 luglio chiostro del METS ore 21:00 IL CANTO POLIFONICO GEORGIANO
Il primo “patrimonio immateriale dell’umanità” ad essere inserito nella lista UNESCO
Domenica 23 luglio Chiesa di San Michele ore 11:30 CANTI LITURGICI PATRIARCATO DI TBILISI
Informazioni utili
Ingresso ai concerti libero e gratuito
www.museosanmichele.it
DISCANTO, Rassegna internazionale di musiche popolari
Direzione artistica: Renato Morelli
Rassegna in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S.Chiara
Si ringrazia:
la parrocchia di San Michele all'Adige - S.Michele Arcangelo e in particolare don Lubomirski Mieczyslaw;
il Servizio attivita' e produzione culturale (Provincia autonoma Trento)
il Comune di San Michele all'Adige
il Centro culturale Geofolklife Georgia, Tbilisi
Date spettacolo
22
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23
July, 2023
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